Rifiuti – Anno 2010

  1. Il regolare deposito di rifiuti in azienda.
  2. Grave reato di discarica abusiva, confisca dell’area.
  3. Reato di discarica abusiva e relativa giurisprudenza.
  4. Procedure di bonifica, aspetti normativi.
  5. Deposito temporaneo di rifiuti: casi in cui l’artigiano può tenere depositati rifiuti in azienda senza intercorrere nella violazione penale.
  6. MATERIE PRIME SECONDARIE: Quando un rifiuto ritorna ad essere un bene, e quindi riutilizzabile.
  7. Il trasporto di rifiuti non pericolosi in conto proprio di rifiuti affidata a soggetti terzi.
  8. Rifiuti e deposito temporaneo: aspetti procedurali e novità giurisprudenziali.
  9. Discarica abusiva: presupposti applicativi e orientamenti giurisprudenziali.
  10. Abbandono e abbruciamento di rami, ramaglie e residui da potature: beni o rifiuti.
  11. Granulato di plastica. Per la verifica della sua natura inquinante è necessario un accertamento tecnico.
  12. Il sindaco ha la competenza per disporre con ordinanza le operazioni necessarie alla rimozione ed allo smaltimento dei rifiuti.
  13. Lo stoccaggio provvisorio è assoggettata al regime d’autorizzazione o di comunicazione in procedura semplificata.
  14. Accertamento della natura del rifiuto.
  15. Le rocce ed i materiali di scavo vanno considerati alla stregua di rifiuti, anche se appaiono come idonei all’utilizzo fatto in concreto, ove non siano state seguite le procedure per il loro utilizzo.
  16. In materia di localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, secondo il dettato normativo dell’ art. 195 comma 1 lettera p) del D.Lgs. 152 del 2006, esistono tre gradi di competenza.
  17. Ordinanza emessa ex art. 14, comma 3, del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, con la quale il Sindaco ha ordinato al proprietario di un’immobile di procedere alla rimozione e all’ avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti.
  18. Calcolo volumetrico rifiuti solidi.
  19. Indicazione all’interno del F.I.R. del numero progressivo del Registro di Carico e Scarico. Tempistica.
  20. Gestione rifiuti. Rifiuti prodotti nel corso o a seguito dell’ attività estrattiva.
  21. Abbandono fuori dei contenitori per la raccolta.
  22. Ordine di rimozione del Sindaco.
  23. Reflui da allevamento.
  24. Metodo di calcolo per il volume di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.
  25. Affidamento circa il trasporto di rifiuti a soggetti terzi e SISTRI.
  26. Spandimento sul suolo dei materiali di risulta a fini di livellamento del terreno.
  27. Rifiuti da imballaggi (parte 1).
  28. Ordinanza di rimozione dei rifiuti.
  29. Rifiuti da imballaggi (parte 2).
  30. Abbandono di rifiuti, durata della condotta illecita.
  31. Abbandono e abbruciamento di rami, ramaglie e residuo da potatura.
  32. Gestione rifiuti. L’autorità competente deve individuare la qualità e la quantità di rifiuti che possono essere conferiti.
  33. Definizione di compost.
  34. Quando il centro di raccolta commette il reato di discarica abusiva, a seguito di un accumulo incontrollato, ed al di fuori dell’ autorizzazione rilasciata dalla provincia, con conseguente trasferimento della proprietà dell’area allo Stato?
  35. Reato di omessa bonifica.
  36. Abbandono e soggetti responsabili, dipendenti e dirigenti.
  37. Come funziona la micro raccolta dei rifiuti? Un venditore che si reca presso laboratori artigiani in tentata vendita, può, all’ interno di ogni attività, caricare il rifiuto derivante dalla medesima attività, e quindi, la sera, trasportare rifiuti che provengono da tante postazioni diverse?
  38. Persona giuridica e responsabilità, il legale rappresentante.

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